Il 12 febbraio scorso, il Rotary Club di Canosa ha organizzato una webinar sul tema del Deposito Unico Nazionale dei Rifiuti Radioattivi. L'associazione, da sempre è sensibile alle tematiche ambientali, non poteva tirarsi indietro su una problematica inerente a territori vicini a quello del Club che ha tenuto l'incontro.
Percorrendo una lunga strada si è visto come, nonostante l'Italia non abbia voluto più centrali nucleari sul proprio territorio - esprimendosi soprattutto tramite il referendum del 1987, successivo ai fatti di Chernobyl -, rifiuti e scorie non si smaltiscono così in fretta. Anzi, materiale radioattivo viene continuamente sfruttato (anche negli ospedali; si pensi alle radiografie) per dover essere poi stoccato.
Infatti, nel pieno della Murgia, tra Puglia e Basilicata, è stato individuato uno dei potenziali siti utili a "seppellire" questi elementi – senza esagerazione alcuna – per i secoli a venire. A descrivere perplessità, dubbi, criticità e paventate garanzie ci hanno pensato, nell'ordine e supportati da documenti, ricerche e dossier, Cosimo Forina (scrittore e "giornalista di provincia", già sensibile riguardo alle questioni ambientali), Andrea Minutolo (responsabile scientifico nazionale di Legambiente) e Francesco Tarantini (Presidente del Parco dell'Alta Murgia).
Una corposa platea (seppur virtuale) ha assistito ad un dibattito divulgativo al tempo stesso tecnico e lineare (moderato dal presidente di Club, Marco Tullio Milanese), mostrando interesse e rendendosi attivamente partecipe. Infatti, oltre ad essere presenti i presidenti Rotary dei restanti Club del Raggruppamento (RC Andria Castelli Svevi, RC Barletta, RC Trani, RC Valle dell'Ofanto), hanno seguito l'evento anche membri di associazioni del territorio (come le sezioni Legambiente, Italia Nostra, AGESCI di Canosa o la ProLoco di Spinazzola), liberi cittadini e rappresentanti di altri comuni interessati.
Ufficio Stampa
Rotary Club Canosa